martedì 26 luglio 2011

Lecite curiosità

Da qualche giorno la Norvegia è una terra colpita.
La follia di un uomo l'ha devastata.
Ha minato la tranquillità del luogo e la serenità del popolo.
Le vittime sono molte.
L'insensatezza dell'avvenimento non mi dà pace.
Immagino i volti spauriti di chi inizia a scappare inseguito da una pistola.
Immagino il momento in cui realizzi che devi scappare via.
Immagino le gambe che fuggono senza sapere la ragione della corsa.

Ma non riuscirei mai ad immaginare cosa abbia spinto Vittorio Feltri a scrivere un editoriale simile :

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=12GIET
Feltri è, facendo una sintesi, basito dal fatto che i giovani che si trovavano sull'isola di Utoya non abbiano organizzato alla svelta una difesa contro il folle omicida.
Li definisce giovani incapaci di reagire.
E di conseguenza attribuisce a questa loro incapacità la morte.
Vittorio RAMBO Feltri immagina anche possibili strategie di attacco all'autore del gesto.

Lo si attacca in 50, visto che sull'isola di persone ce ne erano 500, una decina di loro moriranno ma ben 30 o 40 potranno salvarsi e fare a pezzi Breivik con le loro mani al grido di: '' Uno per tutti, tutti per uno''.

Ecco.
Non so se Feltri abbia visto troppi film americani.
So solo che avrei molte domande.

Ad esempio: Come scegliamo i 50 salvatori tra i 500 presenti? Come si svolgono le selezioni? Quali sono i requisiti da possedere? Sono escluse donne e bambini? Quali sono i tempi di presentazione delle adesioni? Posso partecipare a più contrattacchi in diverse parti del mondo o vi sono cause di incompatibilità? Posso scegliere di candidarmi per un ruolo particolare o le candidature sono generiche? In quest'ultimo caso chi sceglie l'assegnazione dei posti? Che requisiti o titoli possiede questa persona? Anzianità di strage? Verrà rilasciato un attestato al termine dell'azione che certifichi la mia partecipazione? Che valore avrà nel mio CV? A cosa avrò diritto nel caso in cui venga ferita? E se morissi cosa spetterebbe alla mia famiglia?

Mi fermo ma avrei molto altro da domandare, sicura che la mia curiosità incontri quella di molti colleghi.
Se si potesse scegliere preferirei essere tra i 30 o i 40 che si salvano perché tra 4 giorni è il mio compleanno e sarei felice di festeggiare visto che oramai ho già organizzato.

Perché un individuo sceglie di scrivere una cosa del genere?
Ci crede veramente o vuole solo essere una voce fuori dal coro?
Ridicolmente fuori dal coro?
Perché la sveglia di Feltri questa mattina non si è dimenticata di suonare?

6 commenti:

  1. peccato che non ci fosse pure feltri sull'isola

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  2. Verrà l'isola.
    Verrà.
    Vorrò vederlo costruire una bomba con un ramoscello come MacGyver.
    Collaborando con diverse specie di animali, ovviamente.

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  3. e vai con le strade intitolate a vittorio feltri, con spiegazione sotto "eroico giornalista"

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  4. Ho una lecita curiosità anch'io. Ma Feltri dove li compra i vestiti?
    Lo chiedo perchè secondo me il marrone e il color senape in tivù lo ingialliscono.

    ps. alcuni giornalisti li leggo quando voglio ridere. E stavolta sono seria.

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  5. io non ho mai compreso a cosa serva, "a cose fatte", ipotizzare scenari alternativi alle cose e giudicare come sono andate le cose---

    una vera perdita di tempo---

    avrei gradito al presenza del Sig Feltri tra i 400 là presenti, allora---

    di certo avrebbe organizzato tutto per benino---

    come dalla sua poltrona di ufficio----

    "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", no?


     

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  6. @zoe

    Beh le sfumature della diarrea sono un must per lui.

    @Parole

    Sì c'è il mare di mezzo.
    E a tal proposito chissà come Feltri avrebbe fermato lo Tzunami in Giappone.
    Con il tappetino della doccia forse.

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