venerdì 2 settembre 2011

Agosto, mese cafone, è finito.

Ho camminato sui miei occhiali da vista, frantumandoli, e ne ho poi comprato un paio tartarugato da secchiona che mi piace parecchio.

Ho scoperto un amore sconfinato per i baffi del latte e per il loro perdurare tenace sino ad un secco colpo di tovagliolo sulle piccole labbra di Effe.

Ho visto albe bellissime, ho nuotato in un acqua salata e limpida, e bevuto tanto e senza pensieri in una terra chiamata Salento.

Ho fatto chilometri in macchina con il mio amico del cuore cantando canzoni improbabili e scoprendo  di sapere alla perfezione le canzoni di Pupo. Ho così assolutamente la certezza di essere stata nella vita precedente una sua estimatrice, e attraverso la nota dottrina platonica della reminiscenza, posseggo in me tutti i termini della sua ignobile discografia.

Ho fatto un'ottima paella.

Ho inconsapevolmente recitato assieme al mio amico la parte dei fratelli Capone di Totò e Peppino scrivendo una lettera. Ci siamo impantanati per diversi minuti su 'per seguire'  che io, con reminiscenze giuridiche non platoniche, scrivevo 'perseguire'.

Ho capito che invecchiando perdo la mia purezza, almeno nei pensieri.  La libertà ha a volte, per me, il costo della purezza d'animo. Ad ottanta anni la mia anima sarà nera come quella di Hitler.

Ho scoperto che la madre di mio padre sta morendo. L'ho vista una volta sola in vita mia, anche se pare siano state due ma della seconda non ho memoria. Ho paura per mio padre che per trenta anni ha finto di non soffrire per l'abbandono di una madre capricciosa. Ho paura di vederlo soffrire.

Ho iniziato a cercare il bandolo della matassa.

Ho visto di essere fatta anche di buchi, parti vuote, mai colmate o dolorosamente strappate. Vuoti neri difficili da spiegare agli altri, vuoti che si colmano con le assenze. Vuoti che mi completano. Vuoti che sono pezzi di me.

Ho avuto delusioni.

Ho dato delusioni.

Ho sudato molto.

Ho avuto voglie nuove, più adulte e capito che che in me la paura e la voglia si daranno sempre la mano.

Ho mangiato tantissimo yogurt e deciso sarà la mia cena per i prossimi anni.

Ho deciso, ora, di smettere di fare propositi che di sicuro non manterrò.

5 commenti:

  1. bello "mese cafone".
    Le delusioni le hai date a chi ha assaggiato la paella, vero?
    :)

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  2. Salento terra meravigliosa.
    come i suoi abitanti.
    Purtroppo non solo agosto e' mese cafone.
    Ma questo non impedisce di essere migliori, di gioire, spassarsela ed avere pace.

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  3. Pochi propositi, ma buoni.
    Un po' come lo yogurt che, preso a piccole dosi, è ottimo. Basta non essere intolleranti al lattosio ( come me).
    Pupo lo detesto, ma le canzoni cantate in vacanza godono di un trattato particolare, una sorta di patto di non ingerenza.
    Ottimi, a quel punto, pure i pooh e tutte le canzoni di quegli anni. Le nuove , quelle degli ultimi anni, meno.
    Paella? Bei ricordi.
    Ottimi gli occhiali da secchiona. Mi hanno sempre interessato.
    Ciao

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  4. Il vero capodanno è a settembre.
    Il reale giro di boa.
    A gennaio si stappa lo spumante e si sbagliano le date finendole sempre con l'anno precedente ma niente di più.

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